Professione e formazione

Ordine degli Assistenti Sociali della Valle d'Aosta

La Professione

La professione di Assistente Sociale è nata indicativamente in tutti i paesi del mondo nella metà del XIX secolo, per sostenere le persone nei complessi problemi sociali individuali e collettivi che la trasformazione della società stava proponendo come fonti di grande disagio.In Italia opera in modo sempre più rilevante nell’organizzazione dei servizi di assistenza sociale pubblici e privati dall’immediato dopo guerra.
La professione è stata ordinata con la legge 23 marzo 1993, n. 84.
É compresa pertanto tra le professioni intellettuali riconosciute dalla Stato italiano. Nel dettato normativo, l’Assistente Sociale opera con autonomia tecnico-professionale e di giudizio in tutte le fasi dell’intervento per la prevenzione, il sostegno ed il recupero di persone, famiglie, gruppi e comunità in situazioni di bisogno e di disagio e può svolgere attività didattico-formative.
L’Ordine professionale degli Assistenti Sociali è istituito all’art. 3 della medesima legge ed è articolato a livello regionale. É costituito da 20 Consigli Regionali preposti alla tenuta e all’aggiornamento dell’Albo Professionale distinto nelle due sezioni A e B e dal Consiglio Nazionale con funzioni di coordinamento e di indirizzo.
Le norme relative al funzionamento dell’Ordine sono regolamentate dal D.M. 11 ottobre 1994 n. 615, dal D.P.R. 8 luglio 2005 n. 169 e dal D.M. 2 settembre 2010 n. 182.
In seguito all’emanazione del D.P.R. 137 del 7 agosto 2012 “Regolamento recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell’articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148″ è stato istituito l’albo unico pubblicato su questo sito nella sezione Albo Unico formato dall’insieme degli albi territoriali.

La formazione prima di tutto! 

Accesso alla Profesisone

Sezione A – Assistente Sociale Specialista

Sezione A – Assistente Sociale Specialista
“Assistente sociale specialista”: possesso della laurea magistrale nella Classe 87 “Servizio sociale e politiche sociali” e superamento dell’esame di Stato di abilitazione professionale per l’iscrizione all’Albo professionale – sezione A “Assistente sociale specialista”, secondo quanto previsto dal D.P.R. del 5 giugno 2001, n. 328 capo IV.
 

Sezione B – Assistente Sociale

“Assistente sociale”: possesso della laurea nella Classe 39 “Servizio sociale” e superamento dell’esame di Stato di abilitazione professionale per l’iscrizione all’Albo professionale – sezione B “Assistente sociale”, secondo quanto previsto dal D.P.R. del 5 giugno 2001, n. 328 capo IV.

A seguito del conseguimento della laurea triennale è possibile accedere a corsi di perfezionamento, master di primo livello e altri corsi di specializzazione. Il conseguimento della laurea magistrale permette di accedere, oltre ai corsi sopra citati, a master di secondo livello e ai concorsi per i dottorati di ricerca.

Per avere un quadro completo dell’offerta universitaria e post-universitaria si rimanda al sito del MIUR, a quelli delle Università e ai siti specializzati. Per conoscere le sedi degli Atenei nei quali sono attivati i corsi di laurea della classe 39 e della classe 87M, consultare il sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Per avere un quadro completo riguardo ai Dottorati di Ricerca si rimanda ai siti delle Università, ai siti specializzati e alla Gazzetta Ufficiale – Sezione Concorsi. 

I titoli di studio conseguiti all’estero devono essere sottoposti ad una procedura di riconoscimento da parte del Ministero della Giustizia, in base al D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 115. Presso il Ministero è a tale scopo istituita una Conferenza dei Servizi composta da rappresentanti delle 28 professioni regolamentate. Il professionista con un titolo conseguito all’estero, una volta valutata dalla Conferenza dei servizi la congruenza dei percorsi formativi, per poter richiedere l’iscrizione all’Albo, ove necessario, dovrà completare la formazione con misure compensative che comportano periodi di tirocinio o un esame scritto e orale, ovvero percorsi di studio integrativo con prove finali. Maggiori informazioni sono disponibili alla apposita pagina sul sito del Ministero della Giustizia.

La Formazione

L’assistente sociale è un professionista che lavora nell’ambito del sociale e che si occupa di disagio, sia quando riguarda il singolo, sia quando riguarda una comunità. Sono molti gli ambiti di lavoro: si prendono in carico le situazioni di minori, di adulti, di disabili, di anziani ecc.. Altrettanti sono i settori di intervento, dalla giustizia al privato sociale, passando per i consultori familiari.
Chi intende abbracciare tale professione deve affrontare un percorso formativo universitario specifico, dopo il quale è possibile fare l’esame di stato e iscriversi all’Ordine. I livelli universitari sono due: si possono frequentare tre anni base del corso di laurea in servizio sociale e dopo, con il secondo livello, proseguire con i due anni di laurea magistrale in Servizi e Politiche sociali.

Il corso di laurea in Servizio Sociale (3 anni)

Il Corso di Laurea in Servizio Sociale ha l’obiettivo di formare prevalentemente persone che intendano accedere alla professione di assistente sociale e vuole quindi fornire agli studenti le conoscenze, le metodologie e le abilità adeguate a svolgere questa attività professionale nei vari ambiti dell’intervento sociale. Proprio dalla crescente complessità dell’agire sociale, nasce la necessità di una solida formazione multidisciplinare di base, da realizzarsi attraverso insegnamenti attinenti alle discipline sociologiche, giuridiche, psicologiche, storiche, economiche e politologiche.
L’acquisizione di capacità operative specifiche e di buona padronanza dei metodi e delle tecniche del servizio sociale avviene attraverso le discipline c.d. del servizio sociale che sono indispensabili al futuro professionista per orientarsi nei diversi settori dell’intervento sociale.
Il corso di laurea prevede inoltre un tirocinio quale esperienza di apprendimento guidata nella realtà dei servizi territoriali (consorzi, enti locali, aziende sanitarie, organizzazioni di privato-sociale ecc.) che consente agli studenti l’osservazione e la sperimentazione dell’agire professionale nelle sue diverse dimensioni
Il mercato del lavoro per cui il corso di laurea in Servizio sociale è pensato e che costituisce ineliminabile riferimento è rappresentato, nell’ambito della Pubblica Amministrazione, dai servizi sociali inseriti nei settori socio-assistenziale, sanitario, giudiziario (Enti Locali, Consorzi Socio-Assistenziali, Comunità Montane, Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere, Servizi Sociali del Ministero della Giustizia) e, nell’ambito privato, da organizzazioni del Terzo Settore (cooperative, associazioni di volontariato, ONLUS), nonché da aziende private. Gli iscritti all’Albo possono poi esercitare anche la libera professione.

Il corso di Laurea Magistrale

Il corso si propone come un completamento ed una integrazione del percorso formativo della laurea triennale in Servizio sociale (anche per garantire ai laureati magistrali che provengano da tale triennio la possibilità di accesso all’esame di stato per l’iscrizione alla sezione A dell’albo degli Assistenti sociali).
Inoltre, si propone di formare le figure di responsabili dell’organizzazione, gestione e direzione di Servizi Sociali.
Attraverso l’acquisizione di abilità organizzative e di gestione manageriale dei servizi sociali e socio-sanitari, pubblici e di privato sociale con attenzione alle dinamiche relazionali, alla gestione di risorse umane, all’organizzazione delle risorse e delle strutture e la gestione economica di enti, servizi ed organizzazioni, nonché di competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione. Infine, di formare una figura di esperto nella programmazione delle politiche e dei servizi che dovrà possedere competenze metodologiche di ricerca sociale, nonché competenze per progettare sistemi integrati di benessere locale e attivare e gestire politiche di protezione sociale.

Esame di Stato e Iscrizione all’Albo

Lo scopo principale dell’Esame di Stato è quello di garantire professionisti esperti e pronti ad operare per rispondere alle esigenze del cittadino. Lo studente, per affrontare questa prova deve dimostrare di saper leggere la realtà nella sua complessità adeguando la propria preparazione accademica alle reali esigenze del sistema sociale e dei servizi, dimostrando quindi la capacità di analizzare le pratiche operative attraverso un percorso metodologico. L’esame di stato è articolato in quattro prove di cui due scritte, una pratica ed una orale. Per saperne di più si consiglia di consultare il sito delle università che possono anche organizzare corsi di preparazione all’esame di stato.
Una volta sostenuto l’esame di stato di abilitazione alla professione, per poter esercitare è necessario iscriversi all’Albo professionale della regione di residenza. Tale iscrizione è indispensabile.
L’Ordine professionale rappresenta la comunità professionale, legittima l’esercizio della professione nei confronti della società e dà garanzia della legittimità dell’assistente sociale, garantendo un’immagine professionale adeguata. Infine tutela l’iscritto.

Formazione continua

Il Consiglio Nazionale ha previsto, nella programmazione del 2009, l’implementazione di un sistema di formazione continua che ha come obbiettivo un sistema di promozione e verifica di crediti formativi obbligatori per tutti gli iscritti.
Perché la formazione continua?
– Perché la formazione di base universitaria ha evidenziato alcune criticità e quindi necessita di un rafforzamento;
– Perché la complessità del tessuto sociale e della domanda richiedono sempre più nuove competenze e interventi qualificati;
– Perché all’Ordine è affidato il compito di tutelare il corretto esercizio della professione e di garantire competenza e professionalità dei propri iscritti.
– Perché il Nostro Codice deontologico richiama la responsabilità dell’assistente sociale ad aggiornare le proprie abilità professionali e a richiedere opportunità di formazione permanente.
Il consiglio Nazione ha quindi approvato, nella seduta del 24 Ottobre 2009, il Regolamento per la formazione continua degli assistenti sociali e degli assistenti sociali specialisti. L’ordine Nazionale, insieme agli ordini regionali, ha poi convenuto di articolare il percorso di attuazione del regolamento attraverso l’elaborazione concertata di linee guida applicative che tengano conto della voce degli iscritti espressa attraverso gli ordini regionali. L’8 aprile 2010, quindi, sono state approvate dal Consiglio Nazionale le “Linee guida operative per la sperimentazione della formazione continua” che forniscono le indicazioni sia per la realizzazione della formazione, attuata dai Consigli dell’Ordine, Nazionale o Regionale, oppure da agenzie o professionisti a ciò abilitati dal Consiglio Nazionale, sia per l’adempimento dell’obbligo formativo da parte degli assistenti sociali iscritti all’Albo. Come definito nella Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali in data 06.02.2010, il primo triennio è da considerarsi sperimentale e di validazione dei criteri individuati. A tal proposito si sospende il regolamento, come previsto dal comma 3 dell’articolo 12 del Regolamento “Entrata in vigore e disciplina transitoria” (delibera n. 013 del 27 febbraio 2010).
Nella fase sperimentale non si applica il sistema sanzionatorio.
Al fine di condividere alcuni aspetti organizzativi e per discutere dell’impianto formativo in vigore, si è creato un gruppo di coordinamento dei Consigli Regionali dell’Area Nord. Le regioni presenti sono: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto.

Accreditamento eventi formativi

Le richieste di accreditamento di eventi formativi dovranno essere inoltrate esclusivamente tramite l’apposita procedura online predisposta dal Consiglio Nazionale.

Accedi alla procedura online