Comunicato dalla pagina istituzionale di FaceBook del Consiglio Nazionale degli Ordini degli Assistenti Sociali
“Abbiamo partecipato alla prima riunione della “Squadra speciale di giustizia per la protezione dei minori” istituita lo scorso 22 luglio dal ministro Alfonso Bonafede e vogliamo subito dare un giudizio positivo. Al di là dei toni esasperati e delle speculazioni politiche a cui abbiamo assistito dalla deflagrazione del caso Bibbiano, abbiamo sentito parlare di uno stato che “intende sostenere gli operatori nel loro lavoro con una rete strutturale e infrastrutturale”, di “una visione a 360 gradi sulla tematica degli affidi” che permetta di agire evitando di spezzettare le diverse competenze.
Abbiamo ribadito al ministro quello che sosteniamo da tempo: servono risorse per il welfare, formazione per i professionisti, stabilità dei rapporti di lavoro per dare continuità nei rapporti in situazioni delicatissime. Ferma restando la condanna e l’intervento dell’Ordine per le responsabilità che sono emerse o che saranno dimostrate dalla magistratura, siamo pronti a fare come sempre la nostra parte per assicurare un’infanzia serena ai bambini.
Al ministro abbiamo chiesto di farsi promotore presso il Governo di un abbassamento di toni e di un cambio di strategia nell’affrontare il tema dei minori, della famiglia, dei servizi sociali. Toni e strategia fin qui diretti più a individuare nemici – politici, ma anche professionisti – da additare, piuttosto che cercare soluzioni o prevenire drammi e dolori.
Nei giorni scorsi, anche a causa di una campagna mediatica senza controllo, abbiamo sottolineato, sono aumentate le aggressioni nei confronti degli assistenti sociali: minacce e proiettili recapitati in buste chiuse a colleghi che ogni giorno sono di fronte a chi ha più bisogno.
Il prossimo appuntamento con il tavolo istituito con i responsabili e presso il ministero di Giustizia è fissato per i primi giorni di settembre. Vigileremo perché dopo gli impegni e le parole di oggi non si torni alla propaganda sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie. Noi ci siamo, responsabilmente.”